
di Redazione
Toscana: ecco i piani per cinghiale, capriolo, tortora e piccione
Regione Toscana ha approvato le delibere relative al prelievo di cinghiale e capriolo e quelle per il prelievo in deroga di piccione e tortora dal collare
Nella seduta di lunedì 26 maggio la Giunta regionale guidata da Eugenio Giani, su proposta dell’assessore competente e vicepresidente Susanna Saccardi, ha approvato gli atti necessari al prelievo di cinghiale, capriolo, piccione e tortora dal collare per la stagione venatoria 2025/26. Ne ha dato notizia Federcaccia Toscana - Uct che ha inoltre pubblicato un elenco delle delibere complete in formato scaricabile.
Relativamente al prelievo del capriolo, fermo restando il silenzio venatorio nei giorni di martedì e venerdì, i periodi di prelievo saranno divisi in funzione delle classi di sesso ed età e in base alla vocazione del territorio. Per quanto riguarda le aree vocate, maschi adulti e giovani saranno prelevabili dal 1° giugno al 15 luglio e dal 15 agosto al 30 settembre 2025. Sarà però possibile, nei soli terreni con presenza di vigneti, prelevarli anche nel periodo compreso tra 1° gennaio e 15 aprile 2026. Femmine e piccoli invece saranno prelevabili dal 15 agosto al 30 settembre 2025 e dal 1° gennaio al 15 marzo 2026. Nelle aree non vocate invece i maschi saranno prelevabili dal 1° giugno al 15 luglio, dal 15 agosto al 30 settembre 2025 e dal 1° gennaio al 15 aprile 2026. Femmine e piccoli invece dal 15 agosto al 30 settembre 2025 e dal 1° gennaio al 15 marzo 2026 a eccezione dei piccoli maschi per i quali è previsto un mese in più.
Situazione invece più complessa quella che riguarda il prelievo del cinghiale, per il quale è prevista una doppia regolamentazione a seconda che lo stesso sia prelevato in area vocata o meno. Se per il capriolo è previsto il solo prelievo in selezione, per il cinghiale la regione ha previsto che che, a seconda di periodi dell’anno e dei luoghi, lo stesso possa essere prelevato in selezione, in braccata, in girata e in forma singola. Inoltre la caccia al cinghiale dovrà sottostare alle regole varate per arginare la diffusione della peste suina africana.
Per quanto riguarda i due columbiformi solitamente non oggetto di caccia ma prelevabili in deroga, ovvero ai sensi dell’articolo 19 bis, la Regione ha previsto che siano abbattibili 25.000 piccioni e 10.000 tortore dal collare rispettivamente con carniere giornaliero di venti e dieci e stagionale di duecento e cinquanta. Le due specie saranno però prelevabili solo in prossimità di coltivazioni cerealicole ed esclusivamente da cacciatori toscani in possesso del tesserino venatorio digitale.
Se sei interessato alla caccia sostenibile e alla conservazione dell'ambiente e della fauna selvatica, segui la pagina Facebook e l'account Instagram di Hunting Log, la rivista del cacciatore responsabile.