
di Redazione
Dopo oltre dieci anni, in Albania si tornerà a caccia
L'esecutivo pare intenzionato a porre fine al divieto di caccia assoluto che aveva bandito l'attività venatoria dal Paese
Il governo albanese, dopo oltre dieci anni, ha deciso di porre fine al divieto totale di caccia nel Paese. Era infatti il 2014 quando le autorità di Tirana avevano deciso, inizialmente con una moratoria di due anni successivamente prorogata, di vietare totalmente l'attività venatoria per garantire una maggiore tutela alla fauna selvatica minacciata da pratiche illegali e mancanza di controlli. Ora l'esecutivo si appresta invece a riportare la situazione alla normalità, rendendo la caccia di nuovo legale.
Il Consiglio Internazionale per la Conservazione della Caccia e della Fauna Selvatica (CIC), insieme alla FACE, la Federazione della associazioni venatorie europee, hanno accolto con favore la decisione del governo albanese e, in una lettera congiunta indirizzata al Primo Ministro e ai funzionari chiave, hanno sottolineato come sia necessario, per una caccia virtuosa, ricostituire una una governance solida e basata sulla comunità.
Secondo le due realtà internazionali, per non replicare le dinamiche che avevano portato alla decisione di vietare la pratica venatoria, occorre dare priorità alle associazioni di cacciatori locali, evitare la privatizzazione dei diritti di caccia, garantire l'allineamento con le migliori pratiche e gli accordi internazionali e collaborare con FACE, CIC e la Federazione dei Cacciatori Albanesi per stabilire quadri di riferimento per la caccia sostenibili e trasparenti a vantaggio della fauna selvatica, delle comunità e della conservazione della natura.
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