Gli indici di densità in abruzzo sono significativamente superiori agli obiettivi fissati nelle linee guida Ispra
Gli indici di densità in abruzzo sono significativamente superiori agli obiettivi fissati nelle linee guida Ispra - © Clément Bardot
Pubblicato il in Attualità
di Redazione

I tecnici "blindano" il prelievo del cervo in Abruzzo

Nella giornata di oggi gli animalisti si sono dati appuntamento a L'Aquila per protestare contro la decisione di aprire la caccia al cervo. Eppure i maggiori esperti della specie difendono la scelta

Ad agosto avevamo dato la notizia dell'apertura della caccia di selezione al cervo in Abruzzo. Successivamente eravamo poi tornati sull'argomento riportando la posizione "stonata" dei vertici regionali di Forza Italia, che, pur essendo parte della maggioranza, dissentivano dalla linea gestionale portata avanti dalla Giunta con l'approvazione dei piani di prelievo. Nel frattempo la notizia non ha ovviamente smesso di far discutere, con tanto di mobilitazione della stampa nazionale neanche a dirlo intenta a raccontare la cosa con gli occhiali di Walt Disney anziché con la dovuta imparzialità.

Ora, a difesa della scelta di ricorrere per la prima volta al prelievo venatorio del cervo, scendono in campo i maggiori esperti della specie tra i quali Stefano Mattioli, Sandro Lovari e Marco Apollonio. I tecnici hanno ribadito la correttezza delle scelte inserite nel Piano faunistico venatorio regionale, che ha posto le basi per il prelievo del cervide. I tecnici hanno inoltre sottolineato che, seppur rivesta una certa importanza, la presenza del cervo impatta non solo sulla circolazione stradale e sulle produzioni agricole, ma anche su altre specie, alcune delle quali particolarmente importanti sotto il profilo conservazionistico. Tra queste l'orso bruno marsicano, con il quale il cervo è in competizione per alcune risorse trofiche fondamentali.

Gli indici di densità attuali, circa 3,5 capi per 100 ettari nel comprensorio 1 e di 2,4 capi per 100 ettari nel 2, sono inoltre significativamente superiori agli obiettivi di densità di 2 capi per 100 ettari fissati nelle linee guida per la gestione dei cervidi dell'Ispra. A supporto della scelta di rendere cacciabile la specie ci sono anche motivi che vanno al di là della mera gestione faunistica. Lo sviluppo del piano di prelievo del cervo e di altre specie come il cinghiale nei prossimi anni potrebbe generare un indotto locale basato sull'utilizzo alimentare di una risorsa rinnovabile.

Se sei interessato alla caccia sostenibile e alla conservazione dell'ambiente e della fauna selvatica, segui la pagina Facebook e l'account Instagram di Hunting Log, la rivista del cacciatore responsabile.

Altri articoli dalla sezione Attualità

Urca Puglia: incontro su valorizzazione carne di selvaggina e filiera
Pubblicato il in Attualità
di Redazione
Urca Puglia: incontro su valorizzazione carne di selvaggina e filiera

La creazione di una filiera di carne di selvaggina regionale sarà al centro di un incontro organizzato da Urca Puglia >>

Le modifiche alla 157 salvano il finale di stagione ma non per tutti
Pubblicato il in Attualità
di Redazione
Le modifiche alla 157 salvano il finale di stagione ma non per tutti

Federcaccia Calabria ha comunicato che la Regione ha confermato l’applicabilità delle modifiche alla 157 già dalla stagione in corso >>

Caccia Village: svelate le novità della prossima edizione
Pubblicato il in Attualità
di Redazione
Caccia Village: svelate le novità della prossima edizione

Si avvicina la prossima edizione di Caccia Village che, oltre a confermare le proposte vincenti degli scorsi anni, quest’anno dedicherà spazio a nuovi temi >>

Inchiesta Report, il presidente Enci replica alle accuse
Pubblicato il in Attualità
di Redazione
Inchiesta Report, il presidente Enci replica alle accuse

L'ultima puntata della trasmissione Report ha sollevato numerosi dubbi sulla condotta dell'Enci e sulla cinofila italiana >>