Con il 2023 cambiano le modalità per il conseguimento del Diploma di Idoneità al Maneggio delle Armi
Con il 2023 cambiano le modalità per il conseguimento del Diploma di Idoneità al Maneggio delle Armi - © Andrea Reversi
Pubblicato il in Armi e Accessori
di Redazione

Cambiano le modalità per l'abilitazione al maneggio delle armi

Dal 1 gennaio 2023 sono cambiate le modalità per il conseguimento del Diploma di Idoneità al Maneggio delle Armi (Dima) rilasciato dalle strutture affiliate alla Uits e necessario per avanzare istanza di rilascio del porto d'armi.

La principale delle novità è l'introduzione di una verifica scritta dell'apprendimento delle nozioni teoriche oggetto del corso. La valutazione consiste in un test basato su quindici domande a risposta multipla. Per passare la prova occorrerà rispondere correttamente ad almeno tredici domande. Il test con la valutazione finale, firmato dal corsista e dal docente, resterà, al pari dei test delle prove pratiche, agli atti della sezione. Sul sito Uits è possibile reperire i manuali con le nozioni teoriche necessarie al conseguimento dell'abilitazione.

Cambiano anche le modalità delle prove pratiche. Se prima era sufficiente sparare 30 colpi con arma corta e altrettanti con arma lunga, ora il numero di colpi da sparare per ognuna di esse è stato portato a 50. Restano invariate le percentuali minime di colpi correttamente piazzati nel bersaglio necessari a conseguire l'abilitazione. Alle due prove "classiche" si aggiungono anche dieci colpi con fucile a canna liscia cal. 12, di cui almeno otto a bersaglio.

Non poche novità insomma. Ora bisognerà vedere come le varie sezioni del Tsn si destreggeranno nell'applicazione delle nuove direttive che nei primi giorni del 2023 hanno già creato qualche disguido e suscitato perplessità.

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