Si esclude che il focolaio possa essere stato generato da un contatto diretto tra maiali e cinghiali
Si esclude che il focolaio possa essere stato generato da un contatto diretto tra maiali e cinghiali - © kallerna
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di Redazione

Psa: in Lombardia focolaio in allevamento di maiali

L'improvviso aumento della mortalità in un piccolo allevamento di suini con circa 160 animali è dovuto al virus della peste suina africana

La conferma è arrivata nella giornata di venerdì. L'allevamento colpito si trova a Montebello della Battaglia, in provincia di Pavia e nel territorio già ricompreso nella zona di restrizione. La cabina di regia lombarda con gli Assessorati e le Direzioni generali Welfare e Agricoltura di Regione Lombardia, l'Ats di Pavia, l'Izsler (Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell'Emilia Romagna) e Vincenzo Caputo, Commissario straordinario alla Psa (peste suina africana) si è già riunita nella giornata di ieri (sabato 19, ndr) e sta valutando tutte le necessarie azioni da intraprendere alla luce di quanto accaduto.

Si esclude che il focolaio possa essere stato generato da un contatto diretto tra gli animali presenti e dei cinghiali infetti e si sta cercano di capire se è possibile che si sia trattato di un contatto indiretto con automezzi aziendali o mangimi. Nei prossimi giorni verranno incrementate nelle zone circostanti le attività di sorveglianza e di contenimento dei cinghiali che già al momento sono stata affidate a ditte specializzate per aumentarne il più possibile l'incisività.

«Il caso riscontrato - ha commentato l'Assessore regionale all'Agricoltura, sovranità alimentare e foreste Alessandro Beduschi - purtroppo non ci sorprende e rende indispensabile l'adozione delle massime misure di precauzione per coloro che operano a contatto con gli allevamenti. Allo stesso tempo, nella riunione tenuta assieme all'assessore Bertolaso con il commissario Caputo - ha aggiunto - è emerso che alle politiche di contenimento devono affiancarsi sempre di più quelle di eradicazione, a partire dall'intensificazione delle attività di controllo e abbattimento dei cinghiali che ormai da mesi, nel territorio pavese e nelle Regioni confinanti, hanno raggiunto una presenza invasiva ed eccessiva».

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