Il regolamento mira a ripristinare almeno il 20% delle aree terrestri e marittime dell'UE entro il 2030
Il regolamento mira a ripristinare almeno il 20% delle aree terrestri e marittime dell'UE entro il 2030 - © Chris Light
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Nature Restoration Law, dopo il piombo nuova norma europea in arrivo

Dopo il bando del piombo nelle aree umide, l'Europa si appresta a varare una nuova normativa con importanti risvolti sull'attività venatoria

La Nature Restoration Law, è una proposta di regolamento che mira a ripristinare almeno il 20% delle aree terrestri e marittime dell'UE entro il 2030 e tutti gli ecosistemi che necessitano di ripristino entro il 2050. Il regolamento copre un'ampia gamma di ecosistemi, per ognuno dei quali sono stati individuati specifici obiettivi.

Ora la proposta ha visto il Parlamento Europeo, il Consiglio dell'Unione Europea e la Commissione Europea raggiungere un accordo politico sulla sua formulazione definitiva. L'accordo verrà sottoposto ai rappresentanti degli Stati membri all'interno del Consiglio e della commissione ambiente del Parlamento che dovranno approvarlo. Qualora ci fosse il benestare, il testo definitivo dovrà poi essere adottato formalmente da Consiglio europeo e Europarlamento.

Come accaduto in occasione dell'entrata in vigore della normativa europea sull'utilizzo del piombo, la nuova legge europea avrà ripercussioni anche sulla pratica venatoria. Questa volta però il nuovo regolamento, che sicuramente nasconde delle insidie, potrebbe anche andare a vantaggio della pratica venatoria in quanto un miglioramento generale della biodiversità avrà sicuramente conseguenze positive per la selvaggina.

Sull'accordo si è espresso il presidente della FACE Torbjörn Larsson che ha dichiarato: «Da tempo sosteniamo che venga data maggiore priorità al ripristino e al mantenimento degli habitat. È necessario un duro lavoro per promuovere il recupero degli habitat della piccola selvaggina, in particolare delle zone umide e dei terreni agricoli. Guardando al futuro, i decisori non devono dimenticare che gli incentivi alla conservazione basati sulla comunità sono essenziali per il successo».

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