Diverse specie chiuderanno in anticipo rispetto a quanto previsto da legge nazionale e regionale
Diverse specie chiuderanno in anticipo rispetto a quanto previsto da legge nazionale e regionale - © Christoph Moning
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di Redazione

Anche in Piemonte approvato li calendario venatorio

Preapertura dal 2 settembre, apertura generale la terza domenica di settembre e diverse chiusure anticipate. Queste alcune delle prescrizioni dell'atto approvato dalla Giunta piemontese

È stato approvato nella seduta di giunta del 27 maggio scorso e pubblicato nel bollettino regionale di oggi la delibera di approvazione del calendario venatorio per la stagione 2024/25 della Regione Piemonte. Vediamo quindi quali sono le principali prescrizioni che i cacciatori piemontesi dovranno tenere a mente.

La caccia, seppur limitatamente alle specie colombaccio, cornacchia nera, cornacchia grigia, gazza, ghiandaia, sarà possibile in preapertura dal 2 settembre, ma solo da appostamento temporaneo e limitatamente agli Atc che delibereranno in tal senso. In questo caso la chiusura andrà anticipata tenendo conto dell'arco temporale massimo previsto dalla 157.

L'apertura generale è invece fissata, come di consueto, per la terza domenica di settembre, data nella quale apriranno la maggior parte delle specie a esclusione di turdidi, moretta e beccaccia che saranno cacciabili dal 2 ottobre. Molto più complessa la situazioni relativamente alle chiusure che, come abbiamo spesso visto negli ultimi anni, sono state stabilite tenendo conto delle indicazioni fornite da Ispra. La quaglia sarà infatti prelevabile fino al 31 ottobre, l'allodola fino al 30 novembre, la lepre fino al 1 dicembre, i turdidi fino al 12 gennaio, beccaccia e beccaccino fino al 20.

Per quanto riguarda l'addestramento e l'allenamento dei cani lo stesso sarà praticabile dal 14 agosto alla quarta giornata antecedente l'apertura tutti i giorni tranne martedì e venerdì, ma occorrerà seguire alcune particolari prescrizioni a seconda che ci si trovi in Atc o Cac. Nel calendario viene dato ampio spazio anche al prelievo degli ungulati le cui specifiche ricalcano sostanzialmente quelle degli anni scorsi.

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