
di Redazione
Peste suina africana, cambiano le zone di restrizione
Alla luce dell'evoluzione epidemiologica, Bruxelles ha aggiornato il regolamento che stabilisce le zone di restrizione finalizzate al contrasto del virus
Nei giorni scorsi la Commissione europea ha approvato l'ennesimo aggiornamento all'allegato del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 che stabilisce misure speciali di controllo per la peste suina africana ovvero l'elenco dei comuni inseriti nelle diverse zone di restrizione.
Per quanto riguarda il nostro Paese, nell'aprile 2025, in Emilia Romagna, è stata rilevata una positività in un cinghiale in un'area elencata come zona soggetta a restrizione II ma situata nelle immediate vicinanze di un'area elencata come zona soggetta a restrizione I. Pertanto, questo nuovo focolaio rappresenta un aumento del livello di rischio che ha richiesto la revisione dei confini delle zone soggette a restrizione con l'allargamento della zona di restrizione II.
Si registrano però anche notizie positive. A seguito dell’assenza di focolai di peste suina africana in suini detenuti e selvatici nel corso degli ultimi dodici mesi in zone precedentemente infette soggette a restrizione I, alcuni comuni di Basilicata, Calabria ed Emilia-Romagna sono usciti dall'elenco di quelli soggetti all'applicazione delle restrizioni.
L'elenco aggiornato dei comuni soggetti a restrizione è consultabile nell'allegato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell'UE.
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