
di Redazione
Strano ma vero, animalisti e cacciatori fanno fronte comune
Dopo il mondo venatorio, che ha aspramente criticato il piano di controllo del colombaccio, con la Libera Caccia che è arrivata a presentare ricorso al Tar e al Consiglio di Stato, ora sale sulle barricate anche quello animalista. L'Enpa ha infatti annunciato di aver depositato una denuncia alla Procura della Repubblica evidenziando i gravi profili di illegalità e le pesanti ripercussioni sulla fauna selvatica dell'atto approvato dall'Emilia-Romagna.
«Si tratta - si legge nel comunicato dell'associazione - di un piano antiscientifico, pericoloso, dannoso per la biodiversità, in contrasto con la legge e l’etica. Senza reali motivazioni, se non quella di soddisfare le pressioni della lobby agricola, puntando a qualche facile consenso. È bene ricordare che il colombaccio è già specie cacciabile durante la stagione venatoria: questo piano va ben oltre».
Non intendiamo certamente entrare nel merito della questione, ma ci limitiamo a segnalare l'anomalia. Per anni il ricorso alla giustizia amministrativa è stato lo strumento scelto dagli animalsti per cercare di mettere i bastoni tra le ruote al mondo venatorio, come per anni il tentativo di ostacolare i piani di controllo e la programmazione faunistico-venatoria è stata prerogativa degli anticaccia. Ora pare che i cacciatori, o almeno una parte, vogliano dargli manforte.
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