
di Redazione
Svizzera, dopo due anni di abbattimenti i lupi calano
Il controllo della specie produce gli effetti sperati. Questo è quanto evidenzia un rapporto sui primi due anni di abbattimenti preventivi effettuati in Svizzera
Pochi giorni fa le autorità elvetiche hanno pubblicato un rapporto che traccia il bilancio dei primi due periodi di abbattimenti preventivi a carico del lupo. Il documento, che ha analizzato i prelievi avvenuti tra il dicembre del 2023 e il gennaio 2025 per un totale di 147 esemplari, evidenza come l’approccio adottato stia producendo gli effetti sperati, ovvero un arresto della crescita del numero complessivo di lupi nonché di quello dei branchi registrati nel paese.
Per quanto riguarda le predazioni a carico del bestiame inoltre, i dati evidenziano un ritorno ai tassi registrati precedentemente al 2021, quando la popolazione di lupi in Svizzera contava tra i dieci e i quindici branchi a fronte dei 36 registrati all’inizio di quest’anno. Numeri che portano a ipotizzare che l’attività di regolazione abbia un impatto anche sul comportamento dei lupi per quanto, come evidenziato dal rapporto, non sia ancora possibile trarre conclusioni dopo soli due anni di attività.
«La veloce crescita della popolazione di lupi in Svizzera - si legge nel documento - si è arrestata e il numero di branchi si è stabilizzato. La regolazione del lupo sulla base della normativa adottata mostra i primi effetti». Le autorità svizzere, che hanno comunque evidenziato come la prevenzione delle predazioni continui a rappresentare un’azione fondamentale, paiono intenzionate a proseguire con l’attività di controllo della specie. «In ogni caso - conclude infatti il rapporto - man mano che si proseguirà con l’esecuzione (degli abbattimenti, ndr) si otterrà un maggior numero di informazioni meglio documentate sull’efficacia della nuova normativa».
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