Nazione specializzata nella produzione di fucili a canna liscia, negli ultimi anni la Turchia ha esteso i propri interessi al settore della canna rigata. La Prima di Arttech è
Nazione specializzata nella produzione di fucili a canna liscia, negli ultimi anni la Turchia ha esteso i propri interessi al settore della canna rigata. La Prima di Arttech è "venduta" come la prima semiautomatica prodotta nel paese - © Matteo Brogi
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di Matteo Brogi

Arttech Prima, la... prima carabina semiautomatica turca

Economica ma realizzata con la massima cura dei particolari: è la prima carabina semiautomatica turca, proposta da Arttech e finalmente disponibile in Italia grazie a Bignami

Tra le più recenti rappresentanze in capo a Bignami, leader nell'importazione e nella distribuzione di armi e accessori da caccia sul mercato italiano, nel 2023 è stata inserita l'azienda turca Arttech. Sconosciuta ai più, è un marchio la cui storia prende il via all'inizio degli anni Quaranta del Novecento con la produzione di fucili monocanna, pistole e utensili meccanici nella cittadina di Trabzon, nella regione del Mar Nero. Nel 1976, sotto la guida dei fratelli Artkin, l'attività venne trasferita a Istanbul in modo che le attività si potessero avvantaggiare di un contesto aperto al mercato internazionale; è di questo periodo l'avvio della produzione di parti microfuse per conto terzi, di un sovrapposto (1989), di un fucile semiautomatico inerziale (1992) e di una pistola semiautomatica. Nel 1989 inizia la collaborazione con il marchio Vursan, dal 1999 controllato da Beretta holding e distribuito come Stoeger, che porterà nel 2000 al lancio di un fucile semiautomatico a presa di gas. Vursan è una delle pietre miliari della produzione armiera turca e a essa si deve la produzione del primo fucile semiautomatico della Turchia.

La carabina semiautomatica Prima è attualmente disponibile nelle versioni Wood in legno e Synthetic
La carabina semiautomatica Prima è attualmente disponibile nelle versioni Wood in legno e Synthetic - © Bignami

Conclusa questa partnership nel 2001, la famiglia Artkın ha fondato Arttech Kalıp Sanayi Ticaret A.Ş. inizialmente focalizzata nella produzione di portastampi; nel 2020 è tornata a operare nel settore armiero e oggi rappresenta - con la serie Prima - la prima azienda turca a cimentarsi nella produzione di una carabina semiautomatica (Prima), di una carabina a pompa (Prima XP) e di una straight-pull (Prima SP).

Arttech e l'Italia

Bignami ha iniziato l'importazione dal modello a funzionamento semiautomatico che, in virtù di un prezzo contenuto e della diffusione della caccia al cinghiale alle nostre latitudini, dovrebbe garantire un buon successo di vendita. Se, infatti, la reputazione delle armi turche nel settore dei fucili a canna liscia è piuttosto consolidata, lo stesso non può dirsi per il segmento della canna rigata, dove i prodotti made in Turkey devono ancora essere conosciuti dal mercato.

Lo scatto è contenuto in un pacchetto in materiale polimerico. I circa 3 kg di pressione richiesti per lo sgancio sono commisurati all'impiego principe dell'arma
Lo scatto è contenuto in un pacchetto in materiale polimerico. I circa 3 kg di pressione richiesti per lo sgancio sono commisurati all'impiego principe dell'arma - © Matteo Brogi

La carabina Prima che ho provato presso la sede dell'importatore in occasione della sua fiera professionale è la versione con calciatura in legno (noce turco), camerata in .308 Winchester e fornita di una canna da 510 mm. La gamma completa prevede anche la versione con calciatura sintetica, gli allestimenti camo Blaze, Snow e Forest oltre a un assortimento di calibri che include il .308 Winchester (con canna da 510, 560 e 610 mm), .30-06 Springfield (560 e 610 mm), .300 Winchester Magnum (610 mm). Attualmente in Italia sono disponibili gli allestimenti in .308 Winchester (Wood e Synth con canna da 510 mm) e .30-06 Springfield (Wood e Synth con canna da 560 mm); opzioni che dovrebbe accontentare la maggior parte dei potenziali acquirenti. Il caricatore, prismatico, permette l'alloggiamento di 4 cartucce in ogni calibro.

Il caricatore, bifilare, contiene 4 colpi in tutti i calibri attualmente previsti. E' comunque disponibile un allestimento da 2 colpi
Il caricatore, bifilare, contiene 4 colpi in tutti i calibri attualmente previsti. E' comunque disponibile un allestimento da 2 colpi - © Matteo Brogi

Esigenze "basic"

Relativamente al modello Prima, Arttech dichiara che è destinato a soddisfare le esigenze di base del cacciatore di ungulati. Messe da parte tutte le velleità d'impiego che non siano quelle della caccia in battuta o, al limite, della selezione del cinghiale, si nota che il progetto prevede un numero contenuto di componenti, a vantaggio dell'affidabilità dello strumento, e una discreta modularità, garantita dall'intercambiabilità della canna (sistema DBS - detachable barrel system) che permette la trasformazione della Prima in un'arma take down.

Il sistema di funzionamento a recupero di gas si avvale di due aste che trasmettono il moto all'otturatore, permettendone lo svincolo dalla culatta
Il sistema di funzionamento a recupero di gas si avvale di due aste che trasmettono il moto all'otturatore, permettendone lo svincolo dalla culatta - © Matteo Brogi

Il funzionamento della carabina Prima è garantita da un sistema a recupero di gas che si avvale di un otturatore dotato di tre tenoni, realizzato per asportazione di materiale da moderne macchine a controllo numerico e successivamente cromato per resistere a tutte le possibili sollecitazioni. Due astine tramettono il moto impresso dai gas spillati in canna all'otturatore. Il sistema di scatto è contenuto in un pacchetto facilmente removibile, realizzato - con la guardia - in polimero rinforzato. La sicura a traversino consente il blocco della catena di scatto.

Il fodero (o upper receiver) porta i fori filettati cui può essere ancorata una slitta atta al montaggio dell'ottica da puntamento
Il fodero (o upper receiver) porta i fori filettati cui può essere ancorata una slitta atta al montaggio dell'ottica da puntamento - © Matteo Brogi

Upper & lower receiver

L'azione è composta da una struttura superiore (upper receiver) in acciaio 4140 al cromo e da un lower receiver in alluminio aeronautico (ergal) che consente di contenere il peso dell'arma. Lo stesso acciaio 4140 ad alta qualità è stato scelto per le canne, trattate chimicamente contro la corrosione. La rigatura è ottenuta mediante un processo di bottonatura e, particolare interessante, differisce a seconda del calibro: 1:12" in .308 Winchester, 1:11" in .30-06 Springfield e 1:10" in .300 Winchester Magnum. Una scelta pensata per garantire massima stabilizzazione della palla e precisione sul bersaglio.

La tacca di mira - amovibile - consente la regolazione in deriva del punto d'impatto
La tacca di mira - amovibile - consente la regolazione in deriva del punto d'impatto - © Matteo Brogi

Alla volata, il mirino permette la regolazione dell'alzo. Può essere facilmente rimosso svitando un unico grano di serraggio
Alla volata, il mirino permette la regolazione dell'alzo. Può essere facilmente rimosso svitando un unico grano di serraggio - © Matteo Brogi

Tre sono le lunghezze di canna disponibili a catalogo; il tubo è fissato alla carcassa tramite il già citato sistema DBS che consente il cambio in pochi secondi semplicemente svitando il dado di blocco da 12 mm posto nella parte inferiore del componente. Sono presenti le mire metalliche regolabili per alzo (mirino) e deriva (tacca) mentre sulla carcassa (fodero) è prevista la predisposizione (4 fori) per l'applicazione di una slitta Picatinny atta al successivo montaggio dei vari dispositivi ottici di puntamento. Le mire possono essere svitate se non necessarie.

La calciatura in legno è sostanzialmente ambidestra e opportuni accessori forniti dal produttore ne consentono la variazione dei parametri fondamentali
La calciatura in legno è sostanzialmente ambidestra e opportuni accessori forniti dal produttore ne consentono la variazione dei parametri fondamentali - © Matteo Brogi

L'astina della versione Wood in legno presenta un'ampia area zigrinata per garantire una presa salda in ogni condizione d'utilizzo
L'astina della versione Wood in legno presenta un'ampia area zigrinata per garantire una presa salda in ogni condizione d'utilizzo - © Matteo Brogi

La calciatura è per ora disponibile nelle due versioni in legno e in polimero nero; tre variazioni camouflage sono già a catalogo ma non ancora disponibili sul mercato nazionale. Opportuni distanziali presenti nella confezione di vendita permettono la regolazione della lenght of pull.

Il pulsante di sgancio dell'otturatore è posizionato a sinistra e risulta ben dimensionato
Il pulsante di sgancio dell'otturatore è posizionato a sinistra e risulta ben dimensionato - © Matteo Brogi

Sull'astina in polimero può essere montato uno spezzone Picatinny per l'applicazione di ulteriori accessori. A seconda della lunghezza della canna, la Prima varia in lunghezza tra 1.050 e 1.150 mm e, per massa, tra 3.150 e 3.350 g. Il prezzo della versione in polimero è ridotto, rispetto alla Wood, di 100 euro (2023).

Il test

La prova in poligono è stata effettuata utilizzando un cannocchiale da battuta alla distanza di 50 metri, congeniale all'impiego cui l'arma è destinata, con munizioni importate da Bignami. I risultati sono risultati estremamente validi in termini di rosata una volta identificato il caricamento più adatto. In questo sono stato aiutato dai tecnici Bignami, che con questo prodotto stanno raggiungendo una discreta familiarità. L'estrazione è vigorosa e il funzionamento dell'arma non ha evidenziato alcuna incertezza. Il rinculo risulta contenuto grazie al calibro scelto e a un efficace calciolo in poliuretano.

Ottima la rosata a 50 metri con caricamenti commerciali
Ottima la rosata a 50 metri con caricamenti commerciali - © Matteo Brogi

Nel complesso, la Prima dimostra di avere tutte le caratteristiche per porsi come un'agguerrita antagonista dei modelli più diffusi (e ben più costosi) attualmente presenti sul mercato.

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