Il binotelemetro Bushnell Fusion X 10x42 è uno strumento che incorpora la tecnologia più avanzata sviluppata dal produttore americano
Il binotelemetro Bushnell Fusion X 10x42 è uno strumento che incorpora la tecnologia più avanzata sviluppata dal produttore americano - © Matteo Brogi
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di Matteo Brogi

Bushnell Fusion X 10x42, la telemetria al suo culmine tecnologico

Buone qualità ottiche e un software avanzato di elaborazione delle informazioni fornite dal telemetro fanno del Bushnell Fusion X 10x42 uno strumento estremamente funzionale. Disponibile a un prezzo notevolmente inferiore alla concorrenza

Bushnell Corporation è un'azienda fondata da David P. Bushnell nel 1948 e attiva da allora nel settore dell'ottica e dell'outdoor. Se pure, all'inizio dell'attività, si dedicava principalmente all'importazione di binocoli dall'Estremo Oriente per soddisfare le esigenze dell'emergente middle-class americana, ha successivamente sviluppato il proprio catalogo con una gamma completa di ottiche dal prezzo particolarmente vantaggioso che oggi, oltre ai binocoli, comprende telemetri, cannocchiali da puntamento, fototrappole. Questa ampia produzione tende a soddisfare una clientela attenta al rapporto tra la qualità offerta e il prezzo che, rispetto a molti concorrenti di fascia media, resta vantaggioso anche in Italia nonostante gli oneri d'importazione. Negli ultimi anni l'offerta commerciale Bushnell è stata completamente rivisitata e re-industrializzata in maniera da collocarsi in quella fascia merceologica che fa i grandi numeri.

La gamma di telemetri evolve

Il nome Fusion X identifica il binotelemetro dell'offerta Bushnell. Proposto in allestimento 10x42, sostituisce i dismessi Fusion 10x42 e 12x50 ed è uno strumento molto più compatto degli stessi. Dispone inoltre dei più recenti contenuti tecnologici sviluppati dall'azienda americana.

I tubi obiettivo da 42 mm permettono di sviluppare uno strumento compatto pur se non leggerissimo
I tubi obiettivo da 42 mm permettono di sviluppare uno strumento compatto pur se non leggerissimo - © Matteo Brogi

Il telaio è realizzato in materiale composito, gommato esternamente e sigillato per garantire resistenza agli shock termici e un livello di impermeabilità Ipx7. Al suo interno è presente azoto. Il comparto ottico è organizzato secondo lo schema dei prismi a tetto; questi sono di tipo BK-7. Le lenti ad alta definizione presentano il trattamento multistrato a correzione di fase PC-3 con uno strato finale molecolare ottimizzato per resistere all'aggressione di qualsiasi agente esterno, chimico o meccanico (Exo barrier). Un assortimento di caratteristiche che pongono il Fusion X al vertice della produzione commercializzata a marchio Bushnell. Il sistema ottico va a fuoco da 6,4 metri all'infinito agendo sulla ghiera posta in posizione centrale.

Bushnell Fusion X 10x42: il bonus è l'elettronica

L'elettronica del Fusion X è sofisticata e fornisce una moltitudine di informazioni al cacciatore. Il dispositivo laser - alimentato da una batteria CR2 da 3V - è operativo tra i 5 e i 1.760 metri su oggetti a elevata riflettenza, ragione per cui lo strumento si è guadagnato il suffisso One mile. Il margine di errore è contenuto nel metro (una yard secondo quanto asserito dal produttore). In normali condizioni di utilizzo in ambito naturalistico, le misurazioni sono garantite fino a 800 metri. Le informazioni fornite dal software vengono presentate nel display interno Activsync che evidenzia i dati nelle migliori condizioni di contrasto a seconda della luminosità ambientale: in nero su sfondo chiaro, in rosso su sfondo scuro. Il sistema è automatico e adattivo.

Due i pulsanti operativi; quello destro attiva la funzione di misurazione, spot o automatica. Tre sono sono le modalità facilmente impostabili con il pulsante sinistro che permette di accedere al menu
Due i pulsanti operativi; quello destro attiva la funzione di misurazione, spot o automatica. Tre sono sono le modalità facilmente impostabili con il pulsante sinistro che permette di accedere al menu - © Matteo Brogi

Il misuratore viene attivato mediante la pressione del pulsante destro e, in condizioni standard, restituisce la lettura della distanza lineare; due sono i reticoli e quattro i livelli luminosi degli stessi impostabili dall'utente scorrendo le voci del menu; vi si accede premendo il pulsante sinistro. Tre sono le modalità di misurazione: standard (attiva fino al termine del raggio di efficacia del laser), Bullseye (con priorità all'oggetto più vicino) e Brush (con priorità all'oggetto più lontano). La funzione Height permette infine di misurare l'altezza di un oggetto.

Il sistema con prismi a tetto permette di focheggiare mediante una ghiera centrale dal funzionamento particolarmente fluido
Il sistema con prismi a tetto permette di focheggiare mediante una ghiera centrale dal funzionamento particolarmente fluido - © Matteo Brogi

Compensazione evoluta

Il Fusion X dispone anche del sistema di compensazione Arc (Angle range compensation) che, grazie a un inclinometro caratterizzato da un margine di errore contenuto nel grado, restituisce la distanza compensata. Un dato estremamente utile quando si effettuino tiri molto angolati; la presenza del software ha permesso di includere le modalità Bow e Rifle, compensate. Il dispositivo indica l'inclinazione, in gradi, e - se correttamente tarato - anche la caduta del proiettile alla distanza rilevata in centimetri, moa o mil. Caratteristica resa possibile dall'opportunità di impostare le performance balistiche di otto gruppi di calibri standard cui si aggiungono le curve associate alle prestazioni di due gruppi di armi a polvere nera. Tra le molteplici informazioni visibili nel display è presente un indicatore di batteria scarica, un bonus che garantisce di non trovarsi senza benzina sul più bello.

Ben fatti gli oculari, entrambi regolabili
Ben fatti gli oculari, entrambi regolabili - © Matteo Brogi

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