di Matteo Brogi
Caccia village 2022, all'insegna della formazione
Dal 13 al 15 maggio si rinnova la consuetudine di Caccia village, il salone nazionale della caccia e del tiro che, dopo tre anni di fermo determinati dalla pandemia, torna a coinvolgere cacciatori e appassionati a Bastia Umbra (Perugia)
Caccia village rappresenta la più importante occasione d'incontro tra cacciatori del centro Italia. Nell'ultima edizione ha infatti registrato oltre 34.000 presenze, in massima parte provenienti proprio dalle regioni centrali (il 77,9% del pubblico). Quest'anno gli espositori saranno più di 200, a conferma di un forte interesse da parte di tutti i principali attori sul mercato. Come ha sottolineato a una settimana dall'apertura dei cancelli Andrea Castellani, presidente del format, se Caccia village ha un "problema" è quello «dell'abbondanza. L'edizione 2022 è quella con l'esposizione più completa di sempre sia dal punto di vista delle aziende sia dei marchi rappresentati».
Nei tre giorni di apertura è previsto un intenso programma di eventi che, questa è la novità della nuova edizione, vanno prenotati tramite whatsapp ai numeri indicati sul sito dell'organizzazione. All'interno dei padiglioni è possibile incontrare le aziende, mentre nella zona esterna trovano spazio la cinofilia, 12 linee di tiro (una delle quali dedicata all'avancarica) e, nell'arena, le esibizioni di Raniero Testa e Davide De Carolis. Sempre Castellani è certo di «un buon afflusso di visitatori e della loro qualità; abbiamo lavorato molto sui contenuti e sul programma degli eventi, che includono momenti di formazione e approfondimenti».
I principi della caccia moderna
Hunting log, per l'appunto, è presente a Caccia village coordinando una tavola rotonda dal titolo I principi della caccia moderna: responsabilità, sostenibilità e conservazione. Parteciperanno come relatori Renata Briano, presidente del comitato scientifico di Fondazione Una, Pietro Genovesi, responsabile del servizio per il coordinamento della fauna selvatica di Ispra e Silvano Toso, già direttore generale di Infs ed esperto di conservazione e gestione della fauna selvatica. In un confronto che si preannuncia serrato, si analizzerà l'esperienza venatoria in Europa in relazione alle buone pratiche che è possibile introdurre nelle normative e nei comportamenti dei cacciatori italiani per dare alla caccia un futuro e renderla reale strumento di gestione del patrimonio ambientale.
Caccia village è visitabile venerdì 13 maggio dalle 15 alle 19, sabato 14 e domenica 15 dalle 9 alle 18 presso il Centro fieristico Umbriafiere di Bastia Umbra (Pg). L'accesso prevede un biglietto giornaliero di 13 euro, ridotto a 10 euro presentando in biglietteria la riduzione che si può scaricare dal sito. In alternativa si possono acquistare i biglietti in prevendita. Bambini e ragazzi fino a 14 anni entrano gratuitamente.
Quattro aree tematiche
Il percorso espositivo è articolato in quattro aree tematiche e quest'anno spiccano quelle della formazione e del cibo selvaggio, cacciato o spontaneo che sia. Questo focus prevede una serie di microeventi – seminari, dibattiti e cooking show – in collaborazione con la Franchi Food Academy e la Fondazione Una oltre a punti dedicati alla ristorazione, curati da Brado. Verranno affrontati temi come la sicurezza alimentare, la tracciabilità, la corretta alimentazione e il potenziale sviluppo di microeconomia locale generato dall'indotto prodotto dalla filiera alimentare.
Ulteriori aree sono dedicate all'usato garantito e al Museo della beccaccia, con il museo di Anghiari che si trasferisce per l'occasione a Bastia Umbra. Partner strutturale della manifestazione è l'Ente fiera di Zagabria: la Croazia partecipa come Paese ospite nel nome della concordia e dell'amicizia fra i popoli nel segno della caccia.
Ci vediamo a Caccia village!
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