
di Matteo Brogi
Tecnica e benefici del freno di bocca a caccia
Riduzione del rinculo e stabilizzazione dell’arma sono i due principali vantaggi che suggeriscono l’impiego di un freno di bocca
L’adozione dei compensatori è giustificata dal terzo principio della dinamica (conosciuto anche come terza legge di Newton e principio di azione e reazione) secondo il quale a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Un postulato che trova applicazione in balistica al momento dello sparo: quando il proiettile viene spinto dai gas in espansione verso la volata, l’arma subisce contemporaneamente una spinta in direzione opposta generando una forza (che chiamiamo rinculo) proporzionale alle pressioni sviluppate dall’espansione del propellente e dalla massa del proiettile.
Gli effetti del rinculo sono il cosiddetto colpo d’ariete inferto alla spalla del tiratore, mai piacevole, e il rilevamento della canna; la combinazione di questi due eventi produce effetti negativi sull’allineamento dell’arma sul bersaglio, complicando l’acquisizione dello stesso qualora sia necessario ripetere il colpo (come nel caso delle armi a canna liscia e delle carabine semiautomatiche) o per valutare le reazioni del selvatico all’impatto della palla (caso tipico della caccia con arma a canna rigata).
Gli effetti del jet blast
Concettualmente, i dispositivi elaborati per contrastare le forze sviluppate dallo sparo tendono a direzionare – all’altezza della volata – i gas sviluppati dal propellente in una direzione contraria a quella del rinculo e/o del rilevamento della canna, contrastandolo per effetto del cosiddetto jet blast, il principio che regola il funzionamento dei motori a reazione. A seconda che si vogliano contrastare le sole forze che producono il rilevamento della canna o quelle proprie del rinculo, parleremo di compensatori o di freni di bocca; questi ultimi possono avere un effetto ibrido e soddisfare entrambe le necessità.
Il freno di bocca è costituito da una serie di fori o deflettori disposti in prossimità della volata, generalmente inclinati all’indietro. Quando il proiettile esce dalla canna, i gas vengono convogliati attraverso questi deflettori in senso opposto al movimento dell’arma. Oltre all’effetto jet di cui ho scritto, al contenimento del rinculo contribuisce anche l’impatto dei gas sulla parete anteriore dei fori/deflettori, producendo una spinta in avanti contraria al movimento retrogrado dell’arma. Il design e la disposizione dei fori e dei deflettori influiscono significativamente sulle prestazioni del freno di bocca che – secondo i diversi produttori – può smorzare il rinculo fino al 50% e oltre.
Acciaio, alluminio o titanio
I freni di bocca sono comunemente realizzati in acciaio, alluminio, titanio o altre leghe resistenti al calore; viene spesso preferito l’alluminio – opportunamente trattato – in virtù del suo contenuto peso specifico, che incide in maniera più contenuta sul baricentro dell’arma e il regime vibratorio della canna, riducendo pertanto l’impatto che l’adozione del dispositivo produce sulla precisione.
Nei compensatori, la deviazione dei gas avviene verso l’alto così che il flusso dei gas spinga verso il basso la volata, contrastandone l’impennamento. Talvolta i gas possono essere indirizzati in posizione asimmetrica, per compensare anche la componente di deviazione laterale indotta dal movimento torcente causato dalla rigatura (a destra nel caso di rigatura destrorsa).
Tipi di freni di bocca
Questi dispositivi sono disponibili in vari design, ognuno con caratteristiche uniche che contribuiscono alla loro efficacia. Fattori come la disposizione di fori e deflettori e le dimensioni della camera influiscono sul livello di riduzione del rinculo ottenuto.
Freno di bocca radiale: la presenza di fori radiali o a spirale lungo tutta la circonferenza del componente offre una riduzione del rinculo bilanciata e omogenea. Si tratta del sistema più semplice da installare e il più comune sulle armi a destinazione venatoria.
Freno di bocca multicamera: come suggerisce il nome, questo freno di bocca incorpora più camere di espansione che aiutano a dissipare la pressione dei gas e a reindirizzarla in diverse direzioni, con conseguente ulteriore riduzione del rinculo. Hanno il vantaggio di non avere aperture nella parte inferiore, il che è utile quando si spara in posizione prona.
Freno di bocca ibrido: questo tipo di freno di bocca combina le caratteristiche di un freno di bocca e di un compensatore. Non solo riduce il rinculo, ma aiuta anche a mitigare il rilevamento dirigendo i gas verso l'alto. Questo design è particolarmente utile per il mantenimento dell'acquisizione del bersaglio nel tiro rapido.
Compensatori e freni di bocca possono essere ricavati direttamente sulla canna (in questo caso si parla di canne “ported”) oppure più comunemente possono essere componenti autonomi proposti dal produttore dell’arma o da aziende specializzate.
In questo caso, l’applicazione alla canna avviene generalmente mediante una filettatura che si accoppia a quella presente alla volata. Ma, questa, non è l’unica soluzione; se, infatti, è la più semplice nel caso dei freni con luci radiali, là dove sono presenti deflettori il cui orientamento è determinante per il corretto deflusso dei gas possono essere presenti controdadi, rondelle coniche o altri sistemi per bloccare il freno nella posizione ottimale. Nella scelta del freno migliore per la propria arma è necessario considerare il calibro, il passo del filetto e il diametro esterno della canna.
Pregi e difetti dei freni di bocca
La riduzione del rinculo associata all’impiego del freno di bocca comporta numerosi benefici:
- minor stress fisico per il tiratore;
- conservazione della visione di mira, specie nei tiri in sequenza, utile per valutare la reazione del selvatico;
- transizioni o ripetizioni più rapide del colpo;
- maggior precisione: la riduzione del rinculo inibisce la dannosa quanto comune tendenza di “anticipare il rinculo”, un comportamento che diminuisce l'accuratezza;
- nelle armi di piccolo calibro, riduzione delle turbolenze alla volata che possono compromettere la traiettoria del proiettile.
Tra gli svantaggi vanno segnalati:
- aumento del livello sonoro per gli operatori poiché le onde sonore, invece che in avanti, si propagano anche di lato e all'indietro, verso il cacciatore;
- maggior visibilità della vampa, con conseguente “marcatura” del punto dello sparo;
- in caso di proiezione dei gas verso il basso, “marcatura” del punto dello sparo e proiezione di polvere o sassi dal terreno, con conseguente diminuzione della visibilità dopo lo sparo;
- incremento della lunghezza e della massa dell’arma;
- potenziale variazione del regime vibratorio della canna, perdita di precisione e modifica del centro di rosata.
Conclusioni
L’impiego dei freni di bocca a caccia è certamente utile con i calibri più prestanti e in abbinamento ad armi particolarmente leggere, dove la ridotta massa non riesce a contrastare efficacemente il moto retrogrado del rinculo. La disponibilità di canne con la volata filettata li rende accessibili a un'ampia platea di cacciatori, che potranno trarre benefici dall’adozione delle proposte del produttore dell’arma o dei numerosi soggetti attivi nell’after market.
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