Secondo i giudici l'abbattimento non compromette la complessiva integrità della specie animale tutelata
Secondo i giudici l'abbattimento non compromette la complessiva integrità della specie animale tutelata - © Rufus46
Pubblicato il in Attualità
di Redazione

Abbattimento lupi: il Tar boccia gli animalisti

Il Tar di Trento, chiamato a giudicare i ricorsi degli animalisti, non ha accolto la richiesta di sospensiva dando di fatto il via libera all'abbattimento dei due lupi

Il Tribunale amministrativo di Trento, con ben tre distinti decreti, ha respinto nuovamente le richieste delle associazioni animaliste, Enpa, Oipa, Leidaa, Lav, Wwf e Leal, di sospendere il decreto di abbattimento di due lupi firmata dal Presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti. La decisione di abbattere i due esemplari è stata presa dopo che un branco sui Monti Lesini, in particolare in località Malga Bordera, si è reso protagonista di numerosi attacchi a danno di animali da reddito in poche settimane. Il Tar ha poi fissato per il 12 settembre la trattazione dei ricorsi, ma per quella data i due lupi porterebbero essere già stati abbattuti.

«Il prelievo mediante uccisione di soli due individui nell'ambito del branco - hanno scritto i giudici amministrativi - per certo non compromette la complessiva integrità della specie animale tutelata, con riguardo alla sua consistenza numerica non solo nell'intero territorio italiano e del Trentino ma anche nella stessa area geografica della Lessinia (dove sono attualmente presenti almeno 30 esemplari di lupo)». Ma non solo. «Tale misura può assumere la funzione di legittimo ed efficace strumento di tutela del patrimonio zootecnico locale, che non solo è cespite fondamentale per l'economia del territorio, ma è anche un elemento portante per la stessa cultura antropica di quest'ultimo, assolutamente coerente con la necessaria integrità dell'attuale contesto ambientale». Parole che pesano come macigni nei confronti di istanze, quelle degli animalisti, che avevano sempre sostenuto l'importanza della tutela del singolo esemplare per tutelare la specie nel suo insieme.

Le associazioni animaliste, ovviamente contrariate, annunciano la volontà di proseguire la battaglia legale ricorrendo al Consiglio di Stato impugnando la sentenza del Tar, ma, a giudicare dalle ultime puntate, pare proprio che il vento sia davvero cambiato e che la giurisprudenza, dopo anni di appiattimento sulle posizioni dei ricorrenti, stia lentamente spostandosi su posizioni di buon senso.

Se sei interessato alla caccia sostenibile e alla conservazione dell'ambiente e della fauna selvatica, segui la pagina Facebook e l'account Instagram di Hunting Log, la rivista del cacciatore responsabile.

Altri articoli dalla sezione Attualità

Via libera al prelievo di fringuello e storno in Lombardia
Pubblicato il in Attualità
di Redazione
Via libera al prelievo di fringuello e storno in Lombardia

La Giunta regionale guidata da Attilio Fontana ha approvato la delibera che autorizza il prelievo in deroga di fringuello e storno >>

Torna il concorso fotografico Federcaccia con premi Beretta
Pubblicato il in Attualità
di Redazione
Torna il concorso fotografico Federcaccia con premi Beretta

Dopo il grande successo delle prime due edizioni torna anche per il 2025 il concorso fotografico "A caccia di scatti" >>

Dalla riforma della 157 una minaccia alla caccia agli acquatici
Pubblicato il in Attualità
di Redazione
Dalla riforma della 157 una minaccia alla caccia agli acquatici

Acma, la settoriale Federcaccia dedicata ai migratori acquatici, lancia l'allarme su un articolo contenuto nella proposta di modifica della 157 >>

Uncza, mille euro per una tesi su fauna e caccia alpina
Pubblicato il in Attualità
di Redazione
Uncza, mille euro per una tesi su fauna e caccia alpina

L'Uncza assegnerà un premio di mille euro per celebrare la passione per la fauna alpina di Dante e Amalia Molinari >>