di Redazione
Controllo, Eps chiede misure più efficaci e operatori professionisti
L'associazione che rappresenta gli istituti venatori privati ha definito i risultati gestionali finora ottenuti come assolutamente insufficienti. Tra le soluzioni prospettate una maggiore autonomi di Afv e Aatv e il ricorso ad operatori professionisti.
Giovedì 2 febbraio si è tenuto un incontro tra i vertici del Masaf, tra i quali il ministro Lollobrigida, e le associazioni venatorie al fine di fare il punto sulle modifiche all' art 19 della 157/92 e individuarne le modalità applicative. Tra le associazioni intervenute era presente anche l'Ente Produttori Selvaggina, il soggetto che rappresenta gli istituti venatori privati.
Eps ha sottolineato la necessità di adottare una strategia di intervento nazionale che parta dalla valutazione critica dei risultati gestionali assolutamente insufficienti sinora conseguiti e che di conseguenza, nell'applicazione delle nuove disposizioni, si debba prevedere il ricorso a strumenti maggiormente efficaci. In quest'ottica l'associazione ha anche auspicato che ai concessionari degli istituti privati, aziende faunistico venatorie e agrituristico venatorie, sia riconosciuta la possibilità di gestire in autonomia i piani di controllo.
Infine EPS, dopo aver sottolineato il ruolo che possono essere chiamate a svolgere le imprese del settore e gli operatori agricoli, ha suggerito di prendere in considerazione la possibilità di creare una figura professionale chiamata ad occuparsi delle operazioni di controllo in modo da poter superare la criticità rappresentata dal numero limitato di operatori coinvolgibili.
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