La lepre italica o appeninica non è una sottospecie della lepre comune bensì una specie a se stante
La lepre italica o appeninica non è una sottospecie della lepre comune bensì una specie a se stante - © ThomasLendt
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In Sicilia torna cacciabile la lepre italica

Il prelievo sperimentale della lepre italica è oggetto di un recente decreto emesso dalla regione Sicilia

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e sul sito web dell'Assessorato regionale dell'Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea il decreto che riguarda il prelievo sperimentale della lepre italica (Lepus corsicanus) per la stagione venatoria 2023-2024. La caccia a questa specie sarà possibile dal 23 ottobre al 30 novembre e i soggetti autorizzati potranno prelevare un capo massimo giornaliero esclusivamente nelle zone indicate nel decreto. Il limite massimo complessivo previsto dal piano è di 167 capi e l'attività venatoria sarà interrotta anche prima del 30 novembre qualora venga raggiunto tale traguardo.

Se sicuramente i cacciatori interessati hanno accolto la notizia positivamente, così non è stato per Arci Caccia. «Questo progetto, ormai pluriennale, sembra non produrre alcun risultato - ha dichiarato in merito Leopoldo Vernagallo, presidente regionale dell'Associazione - Ma dopo parecchi anni, sembra che questo progetto, in mancanza di opportune determinazioni da parte dell'Assessorato competente, sia rimasto solo una gentile concessione che permette la caccia alla lepre ai "soliti noti" alla faccia di tanti onesti cacciatori che, ingenuamente, hanno pensato che questi monitoraggi alla fine avrebbero portato a una riapertura della caccia a questa specie». Il dirigente venatorio ha concluso auspicandosi che entro la prossima stagione il prelievo sostenibile della lepre italica sia inserito nel calendario venatorio

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