
di Redazione
Peste suina: sul controllo il commissario aggiusta il tiro
Negli scorsi giorni, una nota del commissario straordinario aveva preoccupato non poco il mondo venatorio. Nel documento, dando riscontro a una richiesta chiarimenti pervenuti da Regione Toscana, Filippini aveva precisato che gli operatori impiegati nelle attività di depopolamento del cinghiale erano tenuti ad astenersi dal "praticare controllo faunistico e attività venatoria in qualsiasi altra area e verso qualsiasi specie".
A distanza di tre giorni dalla prima, Filippini ha sottoscritto una nuova nota che chiarisce la corretta interpretazione dell'indicazione data che sarebbe "da intendersi riferita al controllo e attività venatoria al cinghiale".
Un chiarimento linguisticamente traballante che è probabilmente il frutto delle reazioni suscitate dalla prima nota e delle conseguenti pressioni ricevute affinché fosse mantenuta una linea che non penalizzasse ulteriormente il mondo venatorio allargando il divieto "verso qualsiasi specie".
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